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GIOCHI PROIBITI. CINA E TIBET, L'OLIMPIADE SENZA PACE
di BOLDRINI STEFANO
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Stato Editoriale
In commercio
- Titolo: GIOCHI PROIBITI. CINA E TIBET, L'OLIMPIADE SENZA PACE
- Autore: BOLDRINI STEFANO
- Illustratore: 0
- Editore: LIMINA
- Collana: STORIE E MITI
- Anno: 2008
- ISBN: 9788860410801
- Pagine: 130
- Volumi: 1
Classificazione DEWEY
- 320 SCIENZE SOCIALI
Classificazione CEE
- JPVR OPPRESSIONE E PERSECUZIONE POLITICA
- JPWF MANIFESTAZIONI E MOVIMENTI DI PROTESTA
- JPS RELAZIONI INTERNAZIONALI
- WSBB GIOCHI OLIMPICI
- 1FPCT TIBET
- 1FPC CINA
Questo libro ha solo la piccola pretesa di provare ad approfondire la cosiddetta "questione tibetana" e di raccontare quanto è accaduto alla vigilia dell'Olimpiade di Pechino del 2008. à un libro di cronaca, che cerca di esplorare dentro i fatti. Le opinioni riportate sono quelle di alcuni personaggi - giornalisti, ex sportivi, atleti di oggi, manager - e di documenti ufficiali, firmati Amnesty International e Reporters sans Frontières. I fatti sono il punto di partenza. La protesta scoppiata il 10 marzo 2008 a Lhasa, la capitale della regione autonoma del Tibet, culminata nelle violenze del 14, ha riportato al centro dell'attenzione il problema del Tibet, una terra grande quattro volte l'Italia, occupata dalla Cina nel 1950 e con la massima autorità in esilio dal 1959. Nei giorni della protesta di marzo, il Dalai Lama ha usato un'espressione forte per descrivere l'attuale situazione in Tibet: "à in atto un genocidio culturale". Il governo di Pechino ha rigettato le accuse, ma la verità, come diceva Gandhi, ha una faccia sola. Chi correrà per vincere la medaglia dei 100 metri, o cercherà di segnare il canestro decisivo nella finale del basket deve sapere che non lontano dalla pista, dal parquet ci sono migliaia di persone alle quali vengono negati i diritti più elementari o costrette a vivere in campi lager. Ha il diritto-dovere di sapere che laggiù, dove si alzano le vette più alte del mondo, c'è un popolo che reclama la sua identità.